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L’associazione. Il fratello Martino ha raccolto il testimone, per realizzare le volontà di Alex. A dicembre 2019 è stata. fondata l’associazione che può contare anche sull’aiuto di molti volontari che si adoperano per contribuire in questa lodevole e benefica missione. Numerose le mostre e gli eventi di grande impatto che hanno ricevuto un notevole consenso da. di vecchi (Geoff Tate ha tenuto un concerto per il compleanno di Alex il 22.12.2019 al Revolver Club) e nuovi amici: “Rock on the Sea” – Redentore Venezia, “Quando lo scatto incontra il rock”, Rocking Theater, The Room, “Monsters of Rock” ai Magazzini del Sale Venezia e alla Polveriera Francese. Stef Burns e Omar Pedrini ci hanno onorato, presenziando nel 2019 e 2020 a mostre di Alex Ruffini. Nel 2020 anche la stampa locale ne ha dato risalto con 3 articoli apparsi sui quotidiani locali e molte sono. tutt’oggi le testimonianze sul web. Da giugno 2019, tutte le donazioni vengono convogliate ad AVAPO (Associazione Volontari Assistenza Pazienti Oncologici) Venezia.
“Tu mi hai teso la mano, io voglio darti entrambi le mie” Chi è Alex Ruffini? Un veneziano che già a 14 anni si appassiona alla fotografia, vuole conoscere, capire, approfondire quest’arte, creare un proprio stile.Proprio questa grande passione, insieme al suo grande e sfrenato amore per la musica rock, lo trasformerà in uno dei più “gettonati” fotografi, riconosciuto a livello mondiale come “il fotografo delle rock star”, colui che immortale e ferma l’attimo.Sono oltre 7.300 i suoi scatti e ben 130 le cover realizzate per artisti internazionali.Questa sua attività lavorativa lo porterà a viaggiare in giro per il mondo, permettendogli di accostarsi e fotografare i grandi artisti rock internazionali, che col tempo diverranno poi suoi carissimi amici e parliamo di Gene Simmons, Paul Stanley, Mötley Crüe, Eric Sardinas, Tracii Guns, Joe Satriani, Chis Slade, Alice Cooper, Thomas Silver, Oni Logan, Steven Tyler, Geoff Tate, solo per citarne alcuni.
Nell’autunno del 2017 il “verdetto”: tumore al pancreas ma nonostante la devastante “chemio dance”, decide di esorcizzare la malattia a ritmo di rock e trasformare la sua sofferenza in una missione: donare il suo tempo e la sua arte per poter aiutare – senza risparmiarsi - altre persone che soffrono dello stesso male.Così nell’autunno del 2018, nasce l’idea di “Cancer Drugs & Rock n’Roll” e insieme al fratello Martino organizza le prime mostre e i primi eventi a scopo benefico e moltissimi sono i grandi artisti, gli amici e i conoscenti, che testimoniano con la loro presenza e inmodo tangibile la loro solidarietà.Ciò gli permette di fare alcune congrue donazioni al “Progetto Convivio” dell’ospedale Borgo Roma a Verona.Sappiamo, la morte non muore mai e purtroppo la sua battaglia si conclude il 18 giugno 2019.“Se dovete venire per piangere restatevene a casa” e al mio funerale indossate una maglia dei Kiss,queste le sue volontà….
